Scuola Redi-Granacci, Bagno a Ripoli
La bugia può aiutare a diventar grandi?
LA BUGIA: è soltanto qualcosa di negativo, o
può aiutare a diventare grandi? E' intorno a questa domanda che è ruotata l'iniziativa
appena conclusa alla scuola media Redi-Granacci di Bagno a Ripoli, e condotta da
Progetto Cucciolo, equipe di psicologi, psicoterapeuti e pedagogisti che lavora alla
«intercettazione» delle difficoltà dei bambini e dei ragazzi nelle fasi critiche della
crescita (ma anche in situazioni , di disagio oggettivo, per esempio in ospedale, con un
progetto già avviato al Meyer). Attraverso strumenti come l'immedesimazione e l'uso, dei
simboli, per un anno scolastico ai ragazzi è stato proposto di «giocare» con l'idea
della «bugia» attraverso libere associazioni della fantasia, e però «allinterno
di un limite senza il quale» spiega il responsabile di Progetto Cucciolo Riccardo Fantechi
«si rischia lo smarrimento espressivo»: per esempio dandone una definizione in 32 parole
o dentro un «recinto» di caselle, oppure costruendo un racconto fantastico, - la storia
di Xantilio mangiatore di carne umana in cui la bugia diventa di fatto strumento di
scandaglio delle potenzialità del reale. Non solo: grazie allo studio di doppiaggio
messo a disposizione da Vox Video, i ragazzi sono usciti da uno stato di passiva ricezione
del messaggio tv attraverso la sostituzione della loro voce a quella dei personaggi. «Le
esperienze in quest'epoca della vita, in cui mancano del tutto giudizio critico e
competenza sociale, hanno di per sé molto a che fare con la bugia» spiega
Fantechi.
«La scommessa è di aiutare i ragazzi a costruire la propria identità senza
schiacciarsi su: modelli di gruppo o stereotipi». Il prossimo anno, Progetto Cucciolo
aiuterà i ragazzi a scoprire i loro «poteri» attraverso Harry Potter e la visita a
Cinecittà, la «macchina dei sogni».
Maria Cristina Carratu
La REPUBBLICA - Anno 28, numero 143 Giovedì 19 Giugno 2003