LA NAZIONE DOMENICA 17 DICEMBRE 2006  pag.XXIII

LA CHIESA - Il progetto è stato presentato
da don Nicodemo parroco di San Quirico

UN PROGETTO PILOTA

per dare sostegno a chi si è smarrito, a chi vive nella sofferenza (anche materiale), a chi ha problemi di orientamento. Si chiama "Progetto cucciolo adotta Capalle", la prima ed unica iniziativa che cercherà di dar voce e un volto alle anime di una frazione che è rimasta una "terra di mezzo". Capalle, infatti, con le sue 4000 anime che nel giro di un paio d'anni diventeranno 5000, con scarse infrastrutture e dove nel sociale opera solo la parrocchia è una frazione di confine, fra Prato e Campi Bisenzio e da anni si porta dietro innumerevoli problematiche. Il progetto è stato presentato ieri nel teatrino da don Nicodemo Delli il parroco di San Quirico e Santa Giuditta, dal dottor Antonio Tirinato, dalla catechista Angela Lomi e da due collaboratrici al progetto, Diletta Pieri e Valentina Pancallo. L'associazione Progetto Cucciolo Onlus "adotterà" questa frazione con l'intento di. creare un punto di ritrovo per tutti i cuccioli di uomo, dai bambini agli anziani Il trait d'union sarà inizialmente il teatro e il cinema.
Poi si passerà al "novecento" (la vita degli anziani per il futuro dei giovani), all'aiuto per la scuola (inglese, matematica, latino), alle abilità manuali e al sostegno psicologico. Il primo percorso rivolto ai ragazzi, divisi in due fasce d'età, partirà dai film "Harry Potter e la pietra filosofale" e "II Signore degli Anelli". Perché Capalle ha bisogno di essere adottata?
"Il progetto - spiega il parroco - ci è stato presentato dalla nostra catechista e l'abbiamo accolto ben volentieri. Qui la situazione non è rosea perché, sia chiaro, dove ci sono i giovani mancano le strutture e viceversa.
"Capalle a livello urbanistico sta crescendo, alcuni bambini sin da piccoli vivono in situazioni familiari di disgregazione, finito il catechismo, ma pure la scuola, ognuno va a casa sua.  Ci sono poi problematiche familiari -continua ancora a spiegare il parroco - (malattia, disagi economici...) che spostano l’attenzione dei bambini, degli adolescenti. Manca il dialogo, mancano punti comuni sui quali ritrovarsi. I bambini e i ragazzi devono ritrovare la capacità di stare insieme. Si sono già formati dei gruppi che hanno aderito al progetto e per il futuro stiamo pensando alla possibilità di avere un appuntamento fisso con uno psicologo in parrocchia". Per l'attuazione del progetto presentato ieri saranno utilizzati i locali della parrocchia e il teatrino di piazza Palagione.
L'adozione è rivolta anche agli adulti con percorsi specifici che partiranno a gennaio per concludersi a giugno. I genitori hanno accolto l'iniziativa con entusiasmo.