Come volontari ci piace pensare che l’amore produca circoli virtuosi, che ci protegga dalla sofferenza come un’isola verdeggiante per un naufrago, che ci permetta di trovare il coraggio di affrontare le nostre paure e sopportare meglio il dolore. Come psicologi siamo naturalmente portati ad un dialogo costante con le parti più  sofferenti di noi e da questa continua dialettica tra zone d’ombra e luce, rifiutando  totalmente la scissione bene-male tanto cara alla nostra società, nasce una delle qualità più peculiari dello psicologo: la creatività.

 Non dunque capacità di guarigione in senso assoluto ma possibilità di vedere i problemi sotto una luce diversa, aggiungendo o scoprendo nuove dimensioni che l’individuo sarà in grado di sperimentare nel profondo.
Ed è per questa ragione che fin dal 1997 abbiamo elaborato ed applicato queste tesi in varie attività, (nelle scuole, alla Facoltà di Psicologia e in altre sedi) fino a giungere al 2004  quando abbiamo sentito l’esigenza di formalizzare questa esperienza, oramai consolidata, in una vera e propria Associazione la quale, per le caratteristiche del nostro percorso, non poteva che essere una Onlus che, con il suo assetto, riassume meglio di qualsiasi altra forma associativa il nostro pensiero.

Mariangela